Turbinato prima dell’intervento
Turbinato prima dell’intervento
Risultato finale intra-operatorio
Situazione pre-operatoria
Introduzione del manipolo
Turbinato dopo estrazione del manipolo (nessun sanguinamento)
Risultato post-operatorio al termine della procedura
Turbinato prima dell’intervento
Inserimento del manipolo
Progressione del manipolo nella sottomucosa del turbinato
Risultato finale intra-operatorio
I disturbi dell’equilibrio
La Vertigine, ed i disturbi dell’equilibrio rappresentano una delle più comuni causa di richiesta di visita otorinolaringoiatrica. L’incidenza di tali disturbi aumenta significativamente negli anziani ed in questa fascia di età, assume delle connotazioni di particolare gravità in quanto a seguito di problematiche di instabilità e vertigini possono aver luogo delle cadute, che spesso hanno gravi conseguenze dal punto di vista traumatologico. Per affrontare correttamente il problema della vertigine bisogna ricordarsi che con il termine vertigine, si dovrebbe intendere una sintomatologia caratterizzata da una rotazione, dell’ambiente rispetto all’individuo o dell’individuo rispetto all’ambiente. In realtà con tale termine si indica una vasta gamma di disturbi dell’equilibrio caratterizzata non solo da “vera” vertigine ma anche da sensazioni meno intense di instabilità, ottundimento, etc. La Vertigine intensa, rotatoria, con sensazione di spostamento dell’ambiente e degli oggetti, si chiama Vertigine Oggettiva ed è spesso causata da patologie acute dell’orecchio e del labirinto. Mentre la sensazione di instabilità del proprio corpo rispetto all’ambiente, descritta spesso come la sensazione di camminare su di una barca o di camminare su di un tappeto erboso, è definita Vertigine Soggettiva, ed è più spesso relazionabile a problematiche osteoarticolari, neurologiche, circolatorie, metaboliche, psicologiche, oculistiche.
Il nostro Ambulatorio di Otorinolaringoiatria è dotato delle tecnologie più avanzate per la diagnostica delle patologie dell’equilibrio
LA VIDEONISTAGMOGRAFIA (V.N.G.)
La Videonistagmografia è una innovativa tecnica strumentale per l’osservazione e la registrazione dei movimenti oculari fondamentale per lo studio del Nistagmo. Il Nistagmo, è un’alterazione della statica oculare caratterizzata da una successione ritmica di movimenti coniugati degli occhi che cambiano alternativamente direzione, sincroni, incoscienti, involontari.
Lo studio del Nistagmo consente di investigare il funzionamento del labirinto e quindi porre una diagnosi di patologia del sistema vestibolare periferico e centrale. La Videonistagmografia si avvale di una telecamera che consente la visione del movimento oculare attraverso un monitor e la sua registrazione mediante un computer corredato di un software, in grado di effettuare un’analisi quantitativa e qualitativa del Nistagmo. Le immagini in movimento vengono digitalizzate e su di esse possono essere eseguiti i calcoli con una precisione che in precedenza era impossibile ottenere. Con l’ausilio della V.N.G. si può registrare il Nistagmo spontaneo e quello ottocinetico, effettuare l’Head shaking test.
IL TEST VESTIBOLARE CON STIMOLAZIONE CALORICA E REGISTRAZIONE VIDEONISTAGMOGRAFICA.
Il test calorico sfrutta uno stimolo termico, ottenuto irrigando il condotto uditivo con dell’acqua calda e/o fredda per generare correnti endolinfatiche come conseguenza della passaggio di calore dal condotto irrigato ai liquidi labirintici. In questo modo viene evocato un movimento degli occhi (il Nistagmo) che analizzato dal sistema computerizzato descritto nel paragrafo precedente, consente di trarre delle informazioni preziose sul funzionamento del sistema vestibolare.
LA STABILOMETRIA STATICA
Si tratta di una pedana collegata ad un computer che consente di valutare dettagliatamente la postura dell’individuo e di trarre informazioni importanti sul ruolo del Sistema Nervoso Centrale e della varie componenti periferiche (vista, apparato osteoarticolare, propriocezione) nella genesi delle problematiche di equilibrio.
Il paziente viene invitato a salire con i piedi nudi sulla piattaforma munita di tre sensori di peso posti ai vertici di un triangolo equilatero. L’esame viene condotto in due condizioni basali prima ad occhi aperti e poi ad occhi chiusi. Il paziente viene invitato a restare in posizione in silenzio con le braccia lungo il corpo per circa un minuto. Esistono poi tutta una serie di test eseguiti con manovre o posizioni destabilizzanti (occhi chiusi e testa iperestesa, head shaking test stabilometrico, prova calorica) utilizzate allo scopo di svelare deficit posturali latenti o per tentare di valutare selettivamente il ruolo dei diversi input.