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E’VERO CHE LA DECONGESTIONE DEI TURBINATI HA UN EFFETTO LIMITATO NEL TEMPO E DEVE ESSERE RIPETUTA NEGLI ANNI?

RISPOSTA: Non è vero. Tutto dipende dal tipo di approccio che si utilizza e dalle abitudini di vita del paziente e dalle sue patologie concomitanti. Molte delle notizie riguardo ai fallimenti della chirurgia dei turbinati sono riferite alle metodiche tradizionali, che oltre ad essere molto dolorose e a necessitare del tamponamento nasale, non andavano a disgregare il tessuto cavernoso del turbinato, inducendo la retrazione cicatriziale che è alla base di un effetto ottimale e duraturo. E’ovvio che se il paziente è fumatore, se è allergico e parallelamente non affronta il problema dell’allergia è più facile che si possa dover reintervenire. Bisogna anche riflettere sul fatto che si tratta di un intervento in anestesia locale della durata di 20 minuti circa e senza il fastidioso tamponamento post-operatorio Pertanto nei rari casi in cui si verifichi una ricaduta dopo alcuni anni dall’intervento è anche “accettabile” pensare ad un reintervento per migliorare e stabilizzare il risultato del primo.

L’INTERVENTO E’ DOLOROSO?

RISPOSTA: Per evitare il dolore derivante dall’introduzione del manipolo del Coblator, applico una crema anestetica una decina di minuti prima dell’intervento e successivamente uno spray anestetico. Generalmente la procedura non è dolorosa, anche se la sensibilità al dolore è un aspetto assolutamente individuale ed imprevedibile. Alcuni pazienti possono avvertire dolore ed in tal caso si procede all’infiltrazione del turbinato con anestetico locale.

E’ VERO CHE NON SI TAMPONA IL NASO DOPO L’INTERVENTO?

RISPOSTA: in circa 8 anni di Interventi di questo tipo non ho tamponato nessun paziente. Ovviamente non è impossibile che in particolari situazioni di sanguinamento, si possa pensare ad un breve tamponamento di qualche ora per arrestare l’epistassi.

E’ UTILE EFFETTUARE LA DECONGESTIONE DEI TURBINATI PUR IN PRESENZA DI UNA DEVIAZIONE DEL SETTO NASALE?

RISPOSTA: Dipende dall’entità della deviazione del setto. Se la deviazione è di modesta entità, spesso una buona riduzione di volume del turbinato può creare un adeguato spazio respiratorio. Anche in presenza di deviazioni significative, la decongestione dei turbinati può determinare un miglioramento della respirazione nasale, ma in questo caso bisogna spiegare chiaramente al paziente che si tratta di un tentativo, il cui esito è molto incerto e può rappresentare un approccio mini-invasivo di risolvere il problema respiratorio, cui, in caso di fallimento, può essere seguito dall’intervento di settoplastica.