Prevenzione delle infezioni ORL in pediatria
Le Infezioni respiratorie ricorrenti rappresentano la patologia più frequente in età pediatrica e sono generalmente prive di conseguenze ma interferiscono in modo rilevante sulla qualità di vita del bambino, con implicazioni a livello scolastico e familiare.
I bambini possono sviluppare sempre la stessa tipologia di infezione ad esempio sempre tonsilliti ricorrenti oppure avere manifestazioni di diverso tipo: otiti, laringiti etc.
Le infezioni respiratorie interessano:
A)
– le alte vie respiratorie
– tonsilliti
– otiti
– laringiti
B)
– le basse vie respiratorie
– tracheiti
– bronchiti
– polmoniti
La frequenza media delle Infezioni respiratorie in bambini tra i 3 ed i 5 anni è di 4,5 episodi all’anno, mentre per i bambini con più di sei anni è di 3,5 episodi.
In sostanza un bambino in età prescolare, è da considerare nella norma se in un anno sviluppa fino a sei episodi infettivi nel periodo di massima esposizione, ossia nel periodo invernale.
Quali sono i fattori alla base delle infezioni respiratorie ricorrenti?
– Socializzazione precoce
– Fumo passivo
– Fattori climatici
– Alterazioni del sistema immunitario
Il mio interesse si è focalizzato sempre su questo ultimo aspetto: LE DIFESE.
L’approccio che viene comunemente utilizzato in medicina è quello di affrontare il problema delle Infezioni respiratorie ricorrenti cercando “l’arma migliore” per “uccidere” virus e batteri, modificando la terapia antibiotica in ogni episodio infettivo, cercando di trovare “l’antibiotico migliore”.
Purtroppo non sono in molti a pensare che forse la strategia migliore potrebbe essere quella di “chiudere la porta” alle infezioni invece di uccidere i germi una volta entrati.
I bambini spesso hanno per motivi congeniti o acquisiti, un deficit del sistema immunitario non di tipo quantitativo ma qualitativo. Infatti se andiamo a dosare la classi anticorpali spesso non troviamo alcuna carenza ma il problema è nel “dialogo” tra le varie componenti del sistema immunitario, sia nella componente umorale che cellulo-mediata.
Mi piace pensare che il bambino affetto da Infezioni respiratorie ricorrenti è come se avesse 100 soldati che parlano 100 lingue diverse e che ovviamente capiscono male ed eseguono ancora peggio gli ordini ricevuti. Noi dobbiamo insegnare loro un linguaggio comune.
Per tale motivo ho elaborato una strategia terapeutica fondata sull’utilizzo combinato di prodotti omeopatici e fitoterapici che migliora il funzionamento del sistema immunitario del bambino, rompendo il circolo vizioso che porta alle infezioni ricorrenti.
Questo approccio, oltre a migliorare la qualità di vita dei bambini (…. e dei genitori), favorisce una riduzione di volume del tessuto linfatico delle adenoidi e delle tonsille, migliorando la respirazione del bambino ed evitando interventi chirurgici di adenoidectomia e tonsillectomia.
Ovviamente ogni bambino ha una sua “recettività” alla terapia, per cui esiste una variabilità di risposta a questo approccio, in termini di tempi di risposta e di efficacia della protezione. Per avere la massima protezione bisogna iniziare la terapia preventiva nel mese di ottobre.