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Prevenzione delle infezioni respiratorie in età pediatrica

Prevenzione delle Infezioni Respiratorie Ricorrenti (IRR) in età pediatrica

Le infezioni del tratto respiratorio superiore rappresentano l’evento patologico più frequente in età pediatrica; non presentano, in genere, gravi conseguenze cliniche, sebbene interferiscano sulla qualità di vita del bambino e comportino costi medico-sociali elevati.

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I patogeni che interessano le vie aeree superiori sono, soprattutto, virus, micoplasmi e batteri.Le fasce d’età più colpite sono la prima e la seconda infanzia, quando il bambino frequenta l’asilo nido e la scuola materna, luoghi in cui l’alta concentrazione facilita il contagio e moltiplica le possibilità di trasmissione. Anche un elevato numero di fratelli, specialmente se anch’essi frequentano l’asilo nido o la scuola materna, predispone alle infezioni ed aumenta la loro incidenza.
Il processo patologico è lo stesso a tutti i livelli: infiammazione ed edema della mucosa, congestione vascolare, iper-secrezione di muco ed alterazioni della struttura e della funzione dell’apparato ciliare.
L’immaturità immunitaria caratteristica dell’età infantile, dopo la prima fase infiammatoria, determina ipertrofia compensatoria reattiva delle strutture linfatiche, che condiziona la progressiva evoluzione verso eventuali complicazioni. Per l’alta frequenza di IRR ogni bambino necessita di cure specifiche per almeno 3-4 volte all’anno, soprattutto nei mesi invernali.
In età pediatrica si determina un’ipertrofia dei tessuti linfatici in quanto la scarsa maturità immunologica del bambino promuove un aumento del tessuto linfatico nel tentativo di sopperire, alla qualità della risposta, con la quantità del tessuto di difesa.
L’ipertrofia dei tessuti linfatici, soprattutto delle tonsille faringee e palatine, tuttavia, modificano le condizioni di vita del bambino che presenta, per alterata funzionalità delle mucose delle prime vie aeree, disturbi fonatori, olfattivi, respiratori.
Un lavoro retrospettivo su bambini sofferenti di Sleep Disorder Breathing (SDB) (apnee notturne e russamento) ha dimostrato che questi hanno un minor rendimento scolastico: si determina un debito d’apprendimento) durante le prime classi scolastiche, che non viene mai completamente “pagato”. Tutto ciò porta, spesso, il bambino ad essere sottoposto ad adenoidectomia e/o tonsillectomia.
Le tonsille palatine svolgono un ruolo molto importante nell’attivazione del sistema immunitario, avendo un contatto privilegiato con il materiale antigenico esterno. Le infiammazioni tonsillari, pertanto, sono un “indicatore” della incompleta maturazione immunitaria del bambino. L’intervento di tonsillectomia deve essere effettuato solo in caso di necessità, soprattutto nella prima infanzia. Dalla seconda infanzia in poi l’indicazione alla tonsillectomia è costituita essenzialmente dalle tonsilliti febbrili recidivanti e dalla presenza della malattia focale (infezione streptococcica persistente con complicazioni reumatiche).
In questi anni, ho elaborato un protocollo basato su prodotti naturali ed Omotossicologici (una versione “moderna” dell’Omeopatia) che, in associazione con qualche medicinale allopatico, consente di ridurre drasticamente, il numero di episodi infettivi delle prime vie aeree nei bambini ma anche negli adulti.

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Questa esigenza di trovare una soluzione che andasse a lavorare sulle difese naturali del bambino, prevenendo le infezioni invece di cadere nel circolo vizioso “antinfiammatori-cortisone-antibiotici” che determina transitori miglioramenti seguiti da gravi e frequenti ricadute, è nata dalla frustrazione che ho provat o nell’incapacità di risolvere le problematich e di tanti bambini, che, apparentemente sani e con un normale assetto immunitario agli esami ematici, sviluppavano continuamente otiti, rinosinusiti e/o tonsilliti.

L’esperienza maturata su centinaia di casi ed il feedback dei genitori dei bambini trattati, oltre alle basi scientifiche derivanti dalla letteratura internazionale, mi hanno sempre più convinto dell’efficacia di questo approccio in ambito pediatrico.